venerdì, maggio 18











Tamara de Lempicka Dormeuse 1931-1932


Lento mi schiudo a fiore del mio sonno,
ricolorisce i miei occhi l'aurora.
Simile ad un esangue iddio che sogni,
la notte soffocata a cui nutrivo
i miei pensieri, in fievoli parvenze,
in carnee nubi trasfiguro, in chiome
mutevoli di piante, in acque effuse,
tutto un leggero ed ebbro mondo esprimo
dalla carne rinata, e ne fiorisco
immortalmente il nero della morte.
s. solmi

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