domenica, ottobre 14

pop grimm

A cosa pensa Biancaneve? Nessuno lo sa. Oggi è entrata in cucina e ha chiesto un bicchier d'acqua. Henry le ha dato il bicchier d'acqua. "Non mi chiedi perché voglio questo bicchier d'acqua?" ha domandato. "Pensavo che lo volessi bere", ha detto Henry. "No, Henry", ha detto Biancaneve. "Non ho sete. Tu non fai attenzione, Henry. Non hai l'occhio sulla palla.". "Allora perché vuoi il bicchiere d'acqua, Biancaneve?" "Che cento fiori sboccino", ha detto Biancaneve. Poi è uscita, portando con sé il bicchiere d'acqua. E' entrato Kevin. "Ho visto Biancaneve nel corridoio, mi ha sorriso", ha detto Kevin. "Piantala, Kevin, piantala. Piantala e dimmi che cosa significa: che cento fiori sboccino". "Non lo so, Henry", ha detto Kevin. "So soltanto che è cinese": A cosa pensa Biancaneve? Nessuno lo sa. Adesso poi è usa portare dei pesantissimi pantaloni blu da Volontaria del Popolo, imbottiti e senza forma, invece degli attillati calzoncini da eroina della conquista del West che portava una volta, e per i quali avevamo un'ammirazione smodata. Un inequivocabile affronto, non c'è che dire. Noi cominciamo ad avere in uggia tutta la faccenda, questa sua aria di essere sempre sul punto di fare chissà che cosa e la dozzina di bandiere rosse e trombe militari che ha inchiodato sulla tavola da pranzo. Cominciamo ad avere in uggia tutta la faccenda, la nostra equanimità vacilla e trovare quelle poesiole del presidente Mao negli omogeneizzati non è di nessun aiuto, ve lo dico io.
d. barthelme, biancaneve, minimum fax, 2007, p.e. 1965

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