spazi
...e una stanza propria; se abbiamo l'abitudine della libertà e il coraggio di scrivere esattamente ciò che pensiamo, se usciamo un attimo dalla stanza comune di soggiorno e vediamo gli esseri umani non sempre in relazione l'uno con l'altro bensì in relazione con la realtà;
e anche il cielo e gli alberi o ciò che si voglia; se guardiamo oltre lo spauracchio di
Milton, poichè nessun essere umano ci può chiudere la visuale; se guardiamo in
faccia il fatto, poichè si tratta di un fatto, che non c'è un solo braccio al quale
appoggiarsi, ma che dobbiamo fare la nostra strada da sole e che dobbiamo essere
in relazione con il mondo della realtà e non soltanto con il mondo degli uomini e delle
donne, allora si presenterà finalmente l'opportunità, e quella poetessa morta, che era
la sorella di Shakespeare, ritornerà al corpo del quale tante volte ormai ha dovuto
spogliarsi. Attingendo la sua vita alla vita di quelle sconosciute che l'hanno
preceduta, come prima di lei fece suo fratello, nascerà la poetessa.
v. woolf, una stanza tutta per sé
Nessun commento:
Posta un commento